IL RITORNO DELLA FALANGE ARMATA

Dopo l’annuncio del Governo di cercare di fare luce sulla vicenda della Uno Bianca, è stato prontamente arrestato Matteo Messina Denaro. Era latitante da 30 anni ed è chiaro che subito qualcosa non torna. Difatti, l’arresto è avvenuto con grande tranquillità, non hanno nemmeno dovuto ammanettarlo, il che fa veramente pensare ad una pagliacciata, a maggior ragione se davvero si era nascosto sotto gli occhi di tutti per così tanto tempo. Col passare del tempo emergono legami con la mafia di Marsala e le perquisizioni dei Carabinieri di Trapani nel covo di via Alberto Mario a Castelvetrano, territorio attraversato da 3 fiumi. Il TGCom (testata di Mediaset controllata dalla famiglia del P2-ista Berlusconi che fa parte dell’attuale coalizione governativa) al link https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/matteo-messina-denaro-pistola-revolver_60325330-202302k.shtml riporta la foto del ritrovamento di un righello con tanto di cerchio e croce e pistola Smith & Wesson calibro .38. Si tratta di un evidente messaggio simbolico che richiama il gruppo Zodiac, inoltre i media insistono sul fatto che Messina Denaro fosse stato tra coloro che hanno dato inizio all’azione stragista del 1992-1993, ignorando completamente il fatto che le azioni fossero state rivendicate all’epoca dalla Falange Armata Carceraria, così come quelle della Uno Bianca. Indagando sulla Falange, il superpoliziotto del GIDES Michele Giuttari era risalito all’esistenza del Basilisco, il misterioso capo di tale fazione. Vale la pena notare che a Trapani era sito il centro Scorpione della Gladio, dalla cui dismissione è poi prontamente nata la Falange, un organismo terroristico infiltrato nei gangli dello Stato e che ha richiami fascisti, per ineggiare a sette sataniche come il Tempio di Set fondato da Michael Aquino oppure al busto di Mussolini da parte di Paolo Troubetskoy (fonte: https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100012630 ), amico di famiglia dello Zodiac Killer George Hill Hodel. Obiettivo della Falange era eliminare il 41-bis, argomento di cui guarda caso si è tornato a parlare massivamente in questi giorni. Il 22 gennaio 2023 https://antennatre.medianordest.it/65564/belluno-precipita-dal-terzo-piano-e-muore-a-19-anni-choc-in-citta/ riporta la morte violenta di una studentessa (CO-ED) 19enne del liceo artistico di via Garibaldi a Belluno. Il corpo è stato ritrovato in una pozza di sangue fra Piero Valeriano e via San Pietro, nei pressi del bar Moretto (fattore “Mor” presente a livello esoterico come nel rapimento di Aldo Moro) e, più in là, di di via Rialto e di via Dante. Giuseppe Garibaldi era un massone sbarcato a Marsala che aveva come parente Terrence Hallinan, avvocato della Chiesa di Satana, inoltre Belluno è una località scelta dalla Falange per il nome, che diventa “Bell’Uno” in riferimento alla Uno Bianca. La location è inoltre sita alla confluenza del torrente Ardo col fiume Piave, presente le chiese di San Pietro e di San Giuseppe, il ponte Bailey (stesso cognome di Francis Lee Bailey, l’avvocato che ha protetto i membri della squadra dello strangolatore di Boston inducendo alla falsa confessione Albert DeSalvo), il ponte della Vittoria (riferimento all’esordio di UnaBomber a Sacile, nel ponte sull’acqua che rappresenta il Bridgewater State Hospital di Boston dove il leader degli strangolatori era stato programmato secondo l’ex direttore della clinica Ames Robey) e piazza Castello. La ragazza è morta in seguito ad una caduta, dato che per la legge dantesca del contrappasso, nel 2020 un altro ragazzo era caduto dalle scale della medesima abitazione. Sulla scena del crimine arriva poi un senatore di Fratelli d’Italia (partito della coalizione governativa), ma il caso viene archiviato come “suicidio” o “incidente”.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora