CHI HA UCCISO MARGHERITA CESCHIN?

In base a quanto riportato da https://www.trevisotoday.it/cronaca/conegliano-margherita-ceschin-omicidio-26-giugno-2023.html e

https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/morta_casa_conegliano_margherita_ceschin_cosa_e_successo_sospetti-7484655.html?refresh_ce , la 72enne Margherita Ceschin è stata uccisa il 23 giugno 2023 all’interno del proprio appartamento sito al civico 15 di via (28) XXVIII aprile a Conegliano, in provincia di Treviso. La vittima è stata brutalmente colpita con un oggetto contundente, picchiata e strangolata e le è stato schiacciato il torace, con l’assassino che si è accanito su di lei sul divano in un delitto astrologico a ridosso del solstizio d’estate. Secondo https://www.trevisotoday.it/cronaca/conegliano-omicidio-margherita-ceschin-27-giugno-2023.html , la tesi del procuratore di Treviso Marco Martani è che si tratti di un’atrocità compiuta da uno o più ladri in sostanza acrobati che si sono arrampicati sul terrazzino dell’appartamento. La grondaia è effettivamente danneggiata, ma non bisogna scartare le altre ipotesi, come per esempio che il killer sia entrato in casa travestendosi da agente delle forze dell’ordine. Inoltre la tesi della rapina viene meno quando si nota che anche se manca il portafogli della vittima, non è stata sottratta la catenina d’oro ed altri oggetti di valore. E poi perché danneggiare il cellulare della vittima lasciandolo scorrere sotto l’acqua? Semplice, perché è proprio seguendo la scia dell’acqua la chiave per risolvere il mistero. La vittima guidava una Toyota Yaris e la scena del crimine si trova a ridosso di via Galilei, nei pressi della stazione dei Carabinieri e a fianco della villa San Marco in una strada che poi diventa Viale Venezia dopo aver superato la chiesa di San Pio X e che confluisce nella SS13 che si ricollega a Spresiano in 15 km circa, dov’era stata gettata in acqua Anica Panfile dal canale della Vittoria pochi giorni prima. Il 15 è l’arcano maggiore del diavolo nel mazzo RWS, inoltre in quel caso la strategia investigativa di Martani si è concentrata erroneamente su Franco Battaggia anziché su Otello. Venezia è la città in cui in Shakespeare è ambientata la vicenda di Otello il Moro, tanto che gli è stato dedicato un appartamento a ridosso di Piazza San Marco (fonte: https://www.venicedreamhouse.com/portfolio/otello/ ) Il 28 aprile si festeggia la vittoria dei mujaheddin addestrati dalla CIA sui russi in Afghanistan, avvenuta il 28 aprile 1992 (fonte: https://ilmanifesto.it/con-la-primavera-rifioriscono-i-talebani ). Trattasi delle stesse milizie che avrebbero poi dato origine ad Al-Qaeda. Un dipendente della CIA queste cose le sa bene e chiaramente non è un caso che il 28 aprile il santo del giorno sia Pietro Chanel e che il funerale della vittima (per la legge dantesca del contrappasso) si terrà a San Pietro di Feletto (fonte: https://www.oggitreviso.it/uccisa-casa-conegliano-funerale-fissato-venerd%C3%AC-au21-311304 ). Non è un caso neppure che nelle vicinanze della scena del crimine ci sia la località Santa Rosa, omonima del luogo californiano interessato dalla serie di omicidi di autostoppiste a partire dal ’72. Nell’autopsia non si fa menzione di omicidio di donna anziana a sfondo a sessuale a ridosso della festa di San Pietro e Paolo, forse non si è neppure andati in cerca di una vagina lacerata, ma il modus operandi di aggredire donne in pigiama (preferibilmente blu) e di strangolarle è il marchio di fabbrica dello strangolatore di Boston, ma nonostante l’uscita del nuovo film quest’anno evidentemente a qualcuno scoccia riaprire il fascicolo e dimostrare l’innocenza di Albert DeSalvo, inizialmente arrestato proprio per furto e poi incriminato al posto degli strangolatori a causa dell’Avv. Francis Lee Bailey, protettore di Otello & Co..  Il 28 aprile 2023 è anche il 53° anniversario dalla Dragon Card dello Zodiac Killer in cui si minaccia di mettere una bomba su un bus se la gente non indossa i bottoni di Zodiac. Va tenuto presente che la scena del crimine è sita nei pressi di una fermata dell’autobus e che in città ci sono almeno 3 simboli dello Zodiac Killer, sia sulle strisce pedonale di Via Papa (Rosacroce) Giovanni XXIII (di nuovo 23!) e 2 nella stazione delle corriere sita nella via dedicata al famoso Cristoforo Colombo (oppure a Christopher Columbus Jr. della NASA). L’appello della politica alla cattura del killer è pour parler, in quanto se vuoi tutelare gli interessi dei cittadini non continui a dare spazio a circoli dadaisti, sapendo che gli uomini del gruppo Zodiac commettono delitti ispirandosi proprio alle opere dadaiste del rosacroce Salvador Dalì e di Man Ray del gruppo Zodiac.Nei giorni del delitto guarda caso era in essere la mostra d’arte della newyorkese Vivian Meier (fonte: https://www.artikaeventi.com/vivianmaier.html ), che aveva fotografato proprio Dalì (fonte: https://www.reddit.com/r/OldSchoolCool/comments/6873k9/salvador_dali_photographed_by_vivian_maier_she/ ) e che fa seguito alla mostra di Ron Galella, di cui avevamo già analizzato i lati oscuri della cricca che frequentava. Un biglietto dell’evento costava €13,00 e 13 è l’arcano maggiore della morte nel mazzo RWS, sarebbe questo il rispetto della cittadinanza? Al link https://www.youtube.com/watch?v=aB8GVMQ2dwI&t=2s uno dei residenti della zona riferisce di aver guardato TV ed inconsciamente fornisce un assist prezioso all’indagine, perché è guardando R.I.S. Delitti Imperfetti che si trovano ulteriori indizi: il cattivo principale della serie è un bombarolo ispirato ad Otello che prende di mira donne chiamate Anna. Nel secondo episodio “L’ora del veleno” muore Anna Giordano e nell’episodio successivo “L’ultimo saluto” appare Lorenzo Ceschin in un caso in cui il morto è un prete e l’azione si sposta da Roma a Revine, dove c’è un altro simbolo dello Zodiac Killer a ridosso di uno dei 2 laghi della zona. La serie della TaoDue era prodotta da Pietro Valsecchi, già occupatosi di serie legate alla Falange Armata come “Uno Bianca” e “Paolo Borsellino” e, appunto, Unabomber in RIS, altre serie sono invece “Il mio amico Babbo Natale” e “Francesco” e poi c’è il film sulla morte di Yara Gambirasio. Ceschin signifca “piccolo Cesco”, abbreviazione di Francesco. Va tenuto conto che Martani è il procuratore che ha portato erroneamente all’incriminazione di Massimo Giuseppe Bossetti nel caso di Yara (fonte: https://antennatre.medianordest.it/40578/treviso-il-nuovo-procuratore-capo-occhi-puntati-su-reati-finanziari-e-dimpresa/ ), ignorando che la difesa aveva messo in evidenza la macchinazione fornita da Hacking Team e Booz Allen Hamilton col software Galileo (società che aveva creato il sistema di codifica Harvey Balls in uso allo Zodiac Killer) ai link https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/16_marzo_04/bossetti-legali-sollevano-giallo-hacking-team-archivi-violati-dna-artificiale-a345dbb8-e1f5-11e5-b31b-034bb632a08d.shtml e https://www.ilgiornale.it/news/cronache/hacking-team-spiava-anche-bossetti-prove-rischio-1150696.html . Martani si è anche occupato dell’omicido di Anica Panfile e del duplice omicidio di Trifone Dragone e Teresa Costanza, senza accorgersi che la coppietta è stata uccisa nei pressi della palestra Skorpion (richiamo al segno zodiacale dello Scorpione)e che disegnando una “Z” di Zodiac sulla mappa si arriva al laghetto di San Valentino, dov’è stata occultata l’arma che ha posto fine alla vita della coppietta. La coppietta in generale è tristemente odiata sin dai tempi in cui venivano piazzati degli ordigni nel parco di Boston nel 1962 per turbare la loro quiete. Come nel caso di Anica, si conclude l’articolo scrivendo che i media riportano che sono in arrivo i R.I.S. di Parma: non sarebbero realmente materialmente necessari per risolvere il caso, come non lo sono le telecamere, che casualmente non funzionano mai quando servono oppure riprendono solo ciò che interessa al sistema che batte il sistema (cit. D.B. Cooper), ma servivano messaggi subliminali per farvi capire che purtroppo l’ex genetista forense la farà franca un’altra volta, tornandosene a casa sua negli Stati Uniti nel distretto amministrativo collinare dopo aver seminato il panico a Spresiano (con simbolo la collina verde) e a Conegliano (città con colori massonici gialloblu sita nel distretto delle colline del prosecco), portando avanti il piano del suo maestro George Hill (collina) Hodel di collezionare schiavi per l’aldilà.

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