VITO GENOVESE

Il fascicolo dell’FBI sul Mafioso Vito Genovese non offre più di tanti spunti, ma analizziamo ora i passi salienti: oltre ai già citati rapporti col Banco di Napoli nel 1937, va segnalata anche la presa di contatto diretto col Duce Benito Mussolini da parte di Genovese. Lo scopo era ripristinare la mafia nel Bel Paese, sotto la potente regia statunitense che avrebbe affondato il colpo nel 1943 con lo sbarco degli Alleati in Sicilia. La criminalità organizzata a matrice massonica era quindi il deterrente che gli Alleati intendevano utilizzare per farsi strada nella destabilizzazione del Paese, necessaria al fine di ottenere le future cessioni di sovranità e gli accordi internazionali a favore delle multinazionali. Nel fascicolo compare molte volte la città di Newark nel New Jersey, città natale di Zodiac. Anche la morte rituale di Genovese in carcere è sospetta: un mafioso rispetta la regola dell’omertà, quindi è altamente improbabile che volesse vuotare il sacco sui suoi mandanti. Doveva morire in modo rituale (attacco di cuore il giorno della festa di San Valentino nel 1969) per preannunciare la successiva fondazione del gruppo XXII ottobre a Genova, fondamentale per lo sviluppo successivo delle BR e della strategia della tensione.

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