NEED FOR SPEED UNDERCOVER

In Need For Speed Undercover la Black Box Games era riuscita a creare una trama interessante. Il protagonista è infatti un agente di polizia che si infiltra sotto copertura in un giro di ladri d’auto e di contrabbandieri. Il nostro eroe è agli ordini del tenente Keller e dell’ispettrice Chase Linh ed inizia la propria carriera con una Nissan 240SX (S13) che ci riporta ai fasti della saga di Underground. Vincendo il primo torneo cittadino, il protagonista incontra i fratelli Hector e Zack Maio ed inizia a lavorare per loro, recuperando veicoli rubati. Distratto dall’affascinante Carmen Rodriguez (interpretata dalla cantante Christina Milian), l’eroe si concentra assai poco sull’indagine e viene riportato alla realtà da Chase Lihn, che gli ordina di arrestare i Maio ed il resto della banda, senza però poi divulgare in giro la notizia per non bruciare la copertura. Carmen resta libera e si insospettisce, ma non collega i fatti. Nel frattempo, il protagonista viene contattato telefonicamente da una donna misteriosa (poi rivelatasi Rose Largo) per un lavoro da corriere clandestino. Rose sfoggia piercing e tatuaggi a forma di rosa, ma non ci sono sette esoteriche in questo videogioco. Ad ogni modo, Rose sta dalla parte sbagliata della legge, ma tiene particolarmente in simpatia il nostro eroe, tanto da irritare più di una volta Nickel Rogers, il suo fidanzato. Da ex pugile, Rogers preferisce tentare di mettere ko il suo avversario sul ring, ma il boss GMac non glielo permette. Rogers al volante però non picchia duro e perde 2 volte lo scontro diretto col protagonista, così decide di tagliargli i freni prima di una gara fra Rose e l’eroe. Quest’ultimo si salva per puro miracolo dopo un grosso incidente e Keller è su tutte le furie, tanto che voleva sospendere l’operazione ma non ci riesce, con Chase Linh motivata a proseguire. La stessa Chase riceve una telefonata da un misterioso cinese, una sua vecchia conoscenza che vuole parlare di affari con lei. Il centro dell’attenzione si sposta su GMac, un ex poliziotto espulso dal corpo perché troppo violento. GMac sospetta che il protagonista sia un poliziotto e così lo mette diverse volte a sfidare la legge, ma le prove vengono superate brillantemente (compreso il recupero della Lamborghini Murcielago di GMac, che era nelle mani dei Federali) e così i sospetti decadono. Da notare anche i meriti del meccanico della polizia, che ha rimesso in sesto a breve la vettura del protagonista dopo il botto. Carmen sfida il nostro eroe ad una gara in autostrada, ma viene attaccata da una misteriosa banda di Lexus IS nere. Carmen si salva ed inizia a credere che siano loro i responsabili della sparizione di Zack e Hector. Nel frattempo, GMac vuole prendere il controllo del territorio di Chau Wu, il boss cinese che era stato sorpreso al telefono proprio con Chase Lihn in precedenza. GMac convince così il protagonista a rubare la Pagani Zonda di Wu per scatenare l’inferno e poi riportarla alla villa come se niente fosse. Dubito che un criminale del calibro di Wu lasciasse libero l’accesso alla propria abitazione, ma in ogni caso Wu rimane a piede libero dopo il caos scatenato dalla propria autovettura. Chase Lihn ordina infatti al protagonista di arrestare tutti i membri della banda di GMac, poi tutto si arena. Il nostro eroe viene però contattato telefonicamente da Carmen, che vuole incontrarlo con urgenza al garage. Romeo si precipita dalla sua Giulietta, per scoprire che sotto un telo si nascondeva l’auto che tutti cercavano, una BMW M6 modificata che era stata recuperata in gran segreto dai Maio. Neanche il tempo di cogliere questo fatto, che si sentono le sirene della polizia all’esterno. Carmen pensava che l’eroe tradisse la sua fiducia, così aveva chiamato le forze dell’ordine. La copertura è ormai bruciata e pure Chau Wu chiama il protagonista. E’ evidente che il numero gli è stato fornito da Chase, che ora però si trova ostaggio di Wu, il quale chiede la BMW M6 in cambio della liberazione dell’ispettrice. Il protagonista non ne parla coi colleghi, nemmeno con Keller, e così cade nella trappola, con Chase che si rivela per ciò che è: la diabolica mente che ha architettato il piano, tanto che poi uccide pure Wu con un colpo di pistola e fugge con la BMW, dando mandato a tutte le unità di cercare il corrotto, ossia il protagonista. Quest’ultimo, rimasto a piedi dopo la fuga di Chase, riesce a rubare una Lexus IS nera della banda di Wu, ma viene subito inseguito da un plotone di unità. Si vedono SUV pesanti, elicotteri, auto veloci, posti di blocco e strisce chiodate, ma l’eroe sopravvive in una battaglia che sembrava persa e trova inaspettatamente il supporto di Keller, che lavora dietro le quinte alle spalle del distretto per incastrare Chase. Keller risale così alla posizione della BMW di Chase (probabilmente tramite la geolocalizzazione) e così inizia l’inseguimento. Ovviamente Chase può contare sul supporto di mezzo mondo, ma poi interviene Keller e richiama gli uomini, ordinando loro di abbandonare l’inseguimento. Una scelta insensata, perché già che erano lì potevano semplicemente inseguire il bersaglio corretto, ma il nostro eroe non ha limiti ed arresta la fuga di Chase, che finisce in manette per la gioia di Keller, che si palesa a cose già fatte, felice di aver recuperato un apparecchio tecnologico che era contenuto nella BMW e che era il vero obiettivo dei contrabbandieri. Fra i presenti figura anche Carmen, che chiede al protagonista un passaggio a scrocco verso l’università, dove lei studia medicina per volere dei genitori. Il gioco termina così, con la legalità riportata nella città dopo numerosi eventi, suddivisi in gare sprint, circuito, eliminazione poliziotto, checkpoint, danni totali, fuga, dominio, battaglia in autostrada e lavori, ossia le missioni che portano avanti la storia. Buona la scelta delle vetture ed il fatto che ogni tanto si ricevevano in omaggio i libretti di circolazione di nuovi veicoli, in modo da facilitare la scalata del giocatore verso la fine dell’avventura.

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