L’AUSTRALIA DEI SERIAL KILLER

Anche l’Australia è interessata dal fenomeno dei serial killer. Uno dei delitti che ha più destato scalpore è quello di Wanda Beach, avvenuto nel 1965, quando 2 ragazzine vengono uccise brutalmente sull’omonima spiaggia. Il nome Wanda è ricordato anche per essere il nome della villa del capo ufficiale della P2 Licio Gelli, in onore della moglie Wanda Vannacci. Le indagini non decollano e non viene incriminato nessuno, ma nel corso degli anni si fanno i nomi di 3 sospettati, tutti e 3 già incriminati per omicidio in passato per altri delitti. Il primo nome è quello di Alan Bassett, l’assassino di Carolyn Orphin ritenuto persona di interesse nel caso di Wanda Beach per un disegno da lui fatto nel 1975. Non c’è traccia del disegno sul web, ma il detective Cec Johnson (che indaga sul caso) muore in uno strano incidente d’auto. La pista sembra quindi valida, ma ad avallarla è il giornalista Bill Jenkings, uomo presente sul libro paga di Rupert Murdoch, il che fa riflettere. In base agli identikit, si risale a Christopher Bernard Wilder e a Derek Percy. I colori della spiaggia richiamano i colori delle forze militari, inclusa la marina. Wilder era il figlio di un membro della marina australiana e Percy si è arruolato nella marina. Come abbiamo visto nell’apposito articolo, Wilder era un uomo di Murdoch con un modus operandi che richiama i suoi delitti, mentre Percy soffriva di amnesie, pur tenendo un dettagliato diario o comunque degli appunti in cui scriveva ciò che aveva fatto. Probabile quindi che la CIA stesse sperimentando un modo per programmare altri (Sirhan Sirhan) per l’assassinio di Robert F. Kennedy. Le analogie ci sono e tutto questo fa parte del progetto MkUltra. Il cerchio si allarga notevolmente se consideriamo altri casi poco conosciuti, ma comunque importanti nello scacchiere massonico internazionale. Si tratta dei delitti di Wilhelmina Kruger e di Anna Toskayoa Dowlingkoa. Il primo avviene in data con somma delle cifre pari al 7 rosacrociano, La vittima presenta 7 bruciature di sigaretta e segni di trascinamento dal terzo piano al pianterreno. Il killer fugge da Crown (=corona) Street con una Holden/Chevrolet e lascia sul posto un orologio da polso. Come riportato da: https://www.fratellowatches.com/history-on-the-wrist-a-dutch-army-watch-by-universal-geneve/#gref , l’orologio Universal Geneve era in dotazione ai militari olandesi e aveva incisa una “W”, l’iniziale della regina olandese Wilhelmina. Il delitto della Dowlingkoa (scomparsa da King’s Cross=la croce del re) fa sostenere alla stampa che era arrivato un nuovo Jack lo squartatore australiano. Già nelle indagini sui delitti di gruppo del Jack londinese fu sospettato Frederick Bailey Deeming, un killer australiano. Essendo però che erano terminati i delitti di Jack lo spogliatore (il quale utilizzava una Ford Zephyr Zodiac) lungo i corsi d’acqua e vista la presenza dell’orologio, era chiaro che i delitti preannunciavano l’arrivo di Zodiac e che coinvolgevano direttamente la corona inglese. Il creatore del WWF e del Bilderberg  promotore dell’UE(Principe Bernardo d’Olanda) è membro dell’ordine della rosa bianca di Finlandia ed era legato al Principe Filippo, tanto da lasciargli la presidenza del WWF. Nel ’54 i 2 hanno anche co-fondato il Club 1001. I delitti preannunciavano anche la successiva riunione del Bilderberg, con presente anche Gianni Agnelli. La pista dell’assassino di origine irlandese è interessante da seguire, ma il personaggio più indicato (Zodiac in versione Earl Van Best Jr., autore del delitto del tassista Paul Stine a San Francisco) stando alla cronaca l’amante di Mikado avrebbe dovuto essere in libertà vigilata, anche se per il figlio di un senatore di Indianapolis nulla è impossibile. In questi casi, un identikit ci sarebbe d’aiuto. Le lettere che compongono nome e cognome di Van Best sono 13 e la somma delle cifre della data dell’ultimo delitto è 31, ossia 13 con cifre invertite.

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