IL SERIAL KILLER RICHARD SPECK

Abbiamo già visto col caso Ed Gein che le organizzazioni esoteriche predilogono i serial killer macellai e quindi non stupisce la scelta di affidare a Richard Speck alcuni delitti. Dentro e fuori di galera diverse volte a causa di diverse rapine, Speck non viene sorvegliato adeguatamente da agenti con le fette di prosciutto sugli occhi e così si arriva al massacro di 8 infermiere del South Chicago Hospital in data con somma delle cifre pari al massonico 33 e al 34 riconducibile al 7 rosacrociano. Anche la sorella di Speck era infermiera. Secondo gli inquirenti, Speck si sarebbe procurato una calibro 22 (=perfezione rosacrociana) da una donna che avrebbe stuprato il medesimo giorno. Grazie all’arma, si sarebbe fatto largo nello stabile, ma è chiaro che non avrebbe potuto legare, monitorare ed uccidere a coltellate 8 donne, una per volta. Fa strano anche che Speck (uno degli 8 figli di suo padre) non si sarebbe incredibilmente accorto che c’era una sopravvissuta (Corazon Amurao, ricorda Cora/Persefone, che governa sull’oltretomba), la quale contribuisce all’identificazione del killer, che aveva un tatuaggio con scritto “nato per scatenare l’inferno”. Evidentemente, c’è dietro dell’altro e a compiere i delitti è stata un’organizzazione para-militare, diretta dalle sette della rosa rossa e della Chiesa di Satana. Infatti, il fondatore di quest’ultima (LaVey, 666 anni dopo l’ambientazione della Divina Commedia Dantesca) era nativo della Chicago a forte influenza di Rockefeller e godeva quindi dei giusti agganci per dare adito a fenomeni criminali di grande rilevanza. Il legame è confermato anche dalla rockstar satanista Marilyn Manson, detta anche Zsa Zsa Speck, per rappresentare sia Charles Manson che Richard Speck, il cui padre si chiamava Benjamin Franklin come il famoso rosacroce. Come riportato dallo Chicago Tribune in un articolo del 14 luglio 2016 firmato da Rosemary Sobol, emerge che alla famiglia di una delle vittime sono state consegnate talmente tante rose che la sorella non vuole più sentirne l’odore. Il grosso quantitativo è la dimostrazione della firma dell’organizzazione sul misfatto. Fra l’altro, viene riportato che Speck continua ad assumere droghe anche nel carcere e muore improvvisamente per infarto il giorno prima del suo 50° compleanno. Emerge anche un filmato dello Stateville Correctional Center (che ospitò anche Leopold e Loeb, gli studenti assassini dell’università di Chicago di Rockefeller) in cui Speck fa sesso orale con un detenuto ed in cui lui viene visto con del seno, cosa irrealistica per un uomo così si sospetta che lui sia stato frutto di sperimentazione, facendosi iniettare ormoni e chissà che altro, alla faccia dei mass media che ci raccontano che l’eugenetica è terminata assieme al Nazismo. Per tentare di salvare Speck da gravi condanne, il genetista dell’università Vanderbilt Eric Engel ha ipotizzato erroneamente che il killer avesse i rari cromosomi XYY, mentre l’avvocato Gerald W. Getty sostenne la sua infermità mentale. Per la sua abilità di tenersi i pellicani in carcere, viene soprannominato “l’uomo di Alcatraz”, in quanto ricordava per questa sua abilità l’assassino Robert Stroud. La scelta di colpire le infermiere è emersa dal fatto che nella Bay Area (quindi nella California di LaVey) alcune infermiere avevano protestato per i salari bassi e volevano quindi migliori condizioni lavorative, una cosa quindi che andava contro i voleri dei padroni del mondo.

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