IL CASO MICHAEL PETERSON

Deborah Radisch è il collante fra la morte di Lennon Lacy ed il caso Michael Peterson avvenuto in North Carolina. Infatti, l’anatomopatologa del caso è sempre lei. Dal 2014 torniamo quindi indietro al 2001 per analizzare questo caso. E’ il 9/12/2001, la somma delle cifre della data è 15, il diavolo nei tarocchi RWS. Lo scrittore di libri sulla guerra Michael Peterson chiama il 911 per segnalare che la moglie era caduta dalle scale. I soccorsi arrivano ma non c’è nulla da fare e gli investigatori trovano MP in pantaloncini (nonostante il freddo, in stile Parolisi) e maglietta. Le scarpe ed i calzini non erano sporche di sangue, in pratica il narcisista avrebbe avuto paura di rovinarsi l’abbigliamento ritardando così i soccorsi alla moglie, rinvenuta ai piedi delle scale in un lago di sangue. Ci sono delle analogie col caso del delitto di Chiara Poggi anche in riferimento al fidanzato Alberto Stasi (anche lui non si era sporcato le scarpe), col cognome che richiama il vecchio nome dei servizi segreti tedeschi, così come anche il cognome delle cugine di Chiara (Cappa) richiama il ramo dei servizi segreti all’interno del quale si era sviluppata la Gladio. Torniamo al caso Peterson: fin da subito lui viene sospettato, d’altronde la moglie è morta dissanguata dopo una lunga agonia e l’ingente sangue sulle pareti esclude la caduta accidentale. Impensabile anche credere che lui non abbia sentito nulla e che sia stato all’aperto al freddo per così tanto tempo. L’indiziato ha ribadito che la moglie (Kathleen Hunt Atwater) era ubriaca, ma gli esami tossicologici non indicano un elevatissimo tasso alcolemico nel sangue. Michael viene preso di mira anche per il fatto che criticava spesso il procuratore distrettuale locale, che guarda caso era stato incaricato del caso e non vedeva l’ora di sbatterlo dentro. Non mancano i soliti errori clamorosi della scientifica (cancellate le impronte digitali da una bottiglia senza averle prima repertate), soprattutto il fatto che l’arma del delitto fosse ritenuta l’attizzatoio da camino, esaminato soltanto un anno dopo il misfatto. In realtà il delitto è stato molto probabilmente commesso a mani nude. Le prove raccolte non sono schiaccianti (mancano gli elementi rituali), ma l’incriminazione avviene comunque e Peterson sconta un paio d’anni di prigione, ottenendo in seguito un’attenuante per merito dell’avvocato David Rudolf, anche grazie al caso Deaver, in riferimento alla persona che avrebbe truccato o fabbricato false prove su molti casi, compreso quello che stiamo analizzando. Emerge nel tempo però lo spettro che MP sia un serial killer, dato che è stato l’ultimo a vedere viva Elizabeth Ratliff, il cui cognome deriva da Redcliff, ossia scoglio rosso. Anche la Ratliff è stata trovata morta ai piedi delle scale, nel villaggio tedesco in cui lei ospitava la famiglia di Peterson dopo la morte del marito di Elizabeth. La morte è stata frettolosamente archiviata dalla polizia locale e da quella militare statunitense come “accidentale”. Peterson significa “figlio di Pietro” e San Pietro era un pescatore, quindi che lui si sia accanito contro sia lo scoglio rosso sangue che Atwater (=sull’acqua) a 16 anni di distanza è un forte elemento rituale tipico della massoneria rosacrociana per demonizzare il proprio acerrimo rivale, ossia il lato buono del Vaticano. Da tenere presente anche il fatto che esiste la chiesa di San Pietro alle scale. In un suo libro, l’ex militare MP parla della CIA e del generale William Westmoreland, suo superiore durante la guerra in Vietnam. Westmoreland (West Point/Harvard) è l’autore i manuali sul campo n. 30 e 31 dell’esercito statunitense, firmati dal generale William Westmoreland. Allo storico svizzero Daniele Ganser viene risposto che si tratta di un falso creato ad hoc dal KGB per screditare gli americani, ma non è così, in quanto una copia del documento sarebbe stata in possesso della figlia di Gelli, nascosto nel doppiofondo della valigia assieme al piano di rinasciata democratica P2ista. Gelli stesso ammette durante un’intervista ad Alan Francovich su Gladio (al link https://www.youtube.com/watch?v=T5v95u5t284 ) che il documento gli è stato consegnato da un suo amico della CIA, poi arriva il massone Ledeen (B’Nai Brith) a ribadire prontamente che si tratta di un falso. Il documento è stato alla base di attentati come quello tedesco dell’Oktoberfest del 1980 orchestrato dalla Gladio austriaca. All’epoca del secondo delitto il supporto di Westmoreland nei confronti di MP è venuto meno a causa dell’alzheimer del primo e questo evidentemente messo in crisi l’organizzazione, dato che non sono riusciti ad evitare inizialmente l’incriminazione del sospettato. Anche la bislacca tesi che ad uccidere la Atwater sia stato un gufo è stato un tentativo massonico di mandare messaggi subliminali. Il gufo è infatti il simbolo della saggezza ma è anche un importante simbolo massonico. Le vie della saggezza nell’albero della vita della cabala ebraica sono 32 (10 Sephiroth + 22 sentieri) e 32 è la somma delle cifre della data della morte della Ratliff. La morte della Atwater avviene invece al civico 1810 (1+8+1=10) della strada Cedro di Durham. Il cedro è l’albero dal cui legno gli egizi ricavarono una tavola di Senet esposta attualmente nel museo egizio rosacrociano californiano come elemento RC 1261 (1+2+6+1=10), come riportato da: https://egyptianmuseum.pastperfectonline.com/webobject/9AB20ABF-F246-475B-96C8-422545029070 . Peterson si è formato presso la Duke University, nominata in onore alla potente famiglia massonica del tabacco molto influente in zona nel passato. In questo contesto si aggiunge un’altra stranezza: la morte di George Ratliff, il marito di Elizabeth, che sarebbe uno dei soli 19 caduti durante l’invasione dell’isola di Grenada del 1983 (Operazione Urgent Fury). Altre voci di corridoio sostengono invece che sia stato avvelenato, ma sulla vicenda in sé regna il mistero assoluto: non c’è una causa di morte ufficiale.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora