CASO ZODIAC IRRISOLTO? I MASS MEDIA MENTONO

Torna alla ribalta sui mass media il caso Zodiac, dopo che 3 persone hanno decifrato uno degli anagrammi del killer dello Zodiaco. I giornalisti insistono con la versione ufficiale, la quale prevede che un singolo uomo (per quanto abile fosse) partendo da 666 anni dopo l’ambientazione della Divina Commedia dantesca si sia burlato dei servizi segreti e dei poliziotti per 54 anni colpendo 37 volte praticamente senza lasciare tracce che riconducessero a lui, con le indagini che si sono concentrate su Arthur Leigh Allen, mai incriminato del tutto. I media continuano ad omettere che il sistema di codifica di Zodiac era quello delle Harvey Balls della Booz Allen Hamilton (associata al n. 37 a livello esoterico, vedi caso Paisley) legata all’NSA (fonte: Edward Snowden) e che gli assassini erano più di uno, ma godevano di coperture eccellenti. Il solo Lawrence Kane è finito in manette per il tentato rapimento di Kathleen Johns, mentre Ross Sullivan (stesso cognome di Mikado, l’opera amata da Zodiac) ed Earl Van Best (un altro amante di Mikado che rappresenta meglio di tutti l’individuo dell’identikit e che risiedeva nei pressi del luogo dove è avvenuto il delitto del tassista Paul Stine a San Francisco) sono già deceduti, mentre degli altri (il fratello dell’Allen residente al civico 32 di Santa Rosa e il reo confesso militare Bevilacqua, coinvolto anche nei delitti del mostro di Firenze) non si è più saputo nulla e non sono mai stati neppure formalmente indagati. La Z che richiama il 32, i numerosi riferimenti all’acqua e allo zodiaco (i 36 decani) ed altri riferimenti esoterici richiamo il modus operandi ispirato a Jack lo squartatore dell’asse Golden Dawn/Rosa Rossa/Chiesa di Satana (con LaVey e Aquino attivi nella California luogo dove avvenivano i delitti), ma tali evidenze non vengono ritenute prove da quelli che non hanno mai risolto il caso, in quanto le persone dietro ai delitti sono troppo potenti e non si può negare che all’epoca dei delitti siano nate tecnologie militari come l’Arpanet e progetti dei servizi segreti angloamericani come la strategia della tensione. Ho dedicato 8 mesi a questa vicenda e ho scoperto nuovi delitti di Zodiac nelle isole Vergini, ad Anchorage, nel Maryland, a Milano e nelle province di Firenze e Perugia. Queste mie scoperte (e quelle conseguenti sul mostro di Firenze) mi hanno causato prima uno shadowban continuo su Instagram e poi la chiusura del mio account, perché evidentemente (secondo coloro che fingono di voler tutelare la libertà d’espressione) turbare la sensibilità di un serial killer e dei mandanti che disprezzano il creato è pericoloso per il vivere comune. Facile accusarmi di complottismo, ma se il metodo investigativo sul mostro di Firenze fosse sbagliato, i potenti del pianeta non avrebbero messo continuamente i bastoni fra le ruote alla saggia Gabriella Carlizzi, al coraggioso avv. Paolo Franceschetti (che ha subito 3 sabotaggi alla moto) e al superpoliziotto Michele Giuttari (gli è stato chiuso l’organo investigativo GIDES).

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