IL CASO JOHN PAISLEY

John Paisley era un agente della CIA che è misteriosamente scomparso nella baia di Chesaspeake il 24/9/1978 in data con somma delle cifre pari a 4 a bordo della propria imbarcazione “Brillig”. Il termine Brillig è stato utilizzato da Lewis Carroll (il creatore di “Alice nel Paese delle Meraviglie”, opera chiave nel controllo mentale come testimoniato da Cathy O’Brien e Marianne Bernard) per riferirsi indirettamente alle 4 di pomeriggio nella poesia “Jabberwocky”. 4 giorni dopo l’evento in questione muore Papa Giovanni Paolo I, dopo 33 giorni di pontificato, in quanto scomodo per i massoni e gli Illuminati del Comitato dei 300 che si erano infiltrati nel Vaticano. Paisley aveva detto di lasciare le luci del molo accese per quando sarebbe rientrato. Il molo in inglese si traduce con i termini “dock” oppure “pier”, che richiama il Pier della Vigna del girone dei suicidi dantesco. Poco tempo dopo la scomparsa di John viene ritrovata la sua barca sulla spiaggia, ricca di munizioni e di documenti riservati. Dopo 7 giorni viene ritrovato un cadavere nelle Solomon Islands e viene identificato con certezza come quello di Paisley, nonostante nel database delle impronte digitali non ci siano le sue e nessuno (neppure la moglie) abbia potuto identificare il corpo deteriorato, che è stato cremato dopo pochi giorni dopo che gli sono state tagliate le mani dal medico legale Fisher per scopi certamente esoterici. Pure l’altezza ed il peso del cadavere non combaciavano con i dati ufficiali di Paisley, ma Fisher (=pescatore) corregge a penna davanti ai giornalisti e nessuno dell’investigativa dice nulla. La versione ufficiale è: suicidio. In pratica, Paisley si sarebbe tuffato in acqua legando i pesi da immersione con tanto di cintura, poi sarebbe salito sul bordo della barca per poi saltare giù e spararsi alla testa a mezz’aria usando la mano sbagliata. Un suicidio acrobatico che neanche in un film di fantascienza avrebbero mai realizzato. Secondo alcuni, Paisley era coinvolto nel Watergate (water=acqua) oppure era un agente doppiogiochista, la talpa che molti avrebbero cercato per anni. Un tizio che telefonicamente ai media si presentò più volte col nome di Ghawzi Ullah del consiglio musulmano di guerra rivendicò prima l’esecuzione di un’operazione contro la CIA e poi il rapimento di Paisley, fornendo alcuni dettagli che solo una persona che lo conosceva poteva sapere. Ullah chiese la consegna del massone Henry Kissinger ed il rilascio di alcuni prigionieri, ma non se ne fece nulla. Si tratta quindi della falsificazione della morte di Paisley (da capire quindi di chi è il cadavere), il quale è molto probabilmente finito in una delle unità clandestine della CIA per svolgere operazioni di guerriglia sovversive (l’anno dopo è partita l’operazione Cyclone). Nessuno potrebbe mai sospettare di un morto. Evidente comunque che il delitto compiuto è di tipo rituale e la vittima doveva apparire come Paisley, in quanto paisley è un tipo di tessuto a forma di goccia utilizzato dalla casa di moda italiana Etro ed amato da Oscar Wilde della Golden Dawn. Dietro al tessuto c’è un potere simbolico, una combinazione di uno spray floreale con un cipresso, un simbolo del Zoroastrismo di vita ed eternità. Non mancano poi i numerosi riferimenti all’acqua e allo Zodiaco, quindi è chiaro che il delitto è stato compiuto dal serial killer professionista italoamericano della Bay Area Zodiac nell’ennesima esercitazione andata a buon fine. La zona in cui è avvenuto il delitto presenta delle basi militari, inoltre il 37 è il numero di delitti rivendicati da Zodiac (nome in codice=Ulisse, il marinaio) nella sua ultima lettera del 1974. Nel credo della Golden Dawn il 37 fa riferimento all’angelo Haniel, associato al pianeta Venere ed alla settima sephirot (Netzach) della cabala ebraica. Haniel è uno dei 7 arcangeli, i quali figurano nel pentagramma di Salomone, il cui tempio ha 2 colonne: Booz e Jachin. Da tenere presente quindi il luogo del ritrovamento del corpo (isole di Salomone) ed il fatto che il sistema di codifica di Zodiac era quello delle Harvey Balls della Booz Allen Hamilton legata all’NSA ed al CFR. L’apparecchiatura radiofonica della barca di Paisley era molto sofisticata e pare provenisse proprio dall’NSA. Inoltre, da tenere presente anche che nel credo della Golden Dawn la terza cintura dei Paradisi interi è sotto il dominio delle 12 chiavi che fanno riferimento ai segni zodiacali e rappresenta una cintura d’influenza che agisce orizzontalmente. La carta n. 12 del mazzo Rider-Waite è quella dell’impiccato/suicida. La vicenda si intreccia con un altro caso simile: il medico Francesco Narducci (figlio di un massone della loggia Bellucci) scompare nel 1985 mentre era sulla propria imbarcazione. Dopo alcuni giorni è stato ritrovato un corpo non pienamente identificabile nel lago Trasimeno. Anche qui le indagini del superpoliziotto Michele Giuttari del GIDES con supporto del giudice Giuliano Mignini portano alla conclusione che il corpo non fosse quello di Narducci, per incompatibilità nell’altezza. Visto il coinvolgimento del farmacista di San Casciano Calamandrei (ufficialmente assolto ma la moglie lo accusava di aver partecipato ai delitti :<<Vigna sparava e mio marito tagliava>>”) nella vicenda ed il trasferimento di Zodiac a Firenze per l’escalation dei delitti del mostro, rimane solo da chiarire se c’è un doppio cadavere (poi misteriosamente scomparso quello di Narducci) oppure se Narducci ha inscenato la propria morte per occulti motivi. L’organizzazione massonica nota come Rosa Rossa potrebbe aver ricalcato in parte la storia della fiorentina Domenica Narducci, figlia dell’ortolano Francesco di Lionardo. Come riportato dalla Treccani, la Narducci nel corso del ‘500 (durante la giurisdizione dei Medici) chiese la protezione dell’arcivescovo Cosimo De’ Pazzi, il quale la invitò a portare l’abito domenicano con una grande croce rossa nel mantello, un probabile riferimento templare. Sempre secondo la medesima fonte, la Narducci sarebbe stata d’accordo con Francesco Onesti da Castiglione per nascondere alcune carte ed eliminare quelle compromettenti.

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