ANTIRICICLAGGIO

Ad un primo sguardo le attuali normative antiriciclaggio sembrano molto forti nel contrastare la criminalità organizzata, ma non è così. Al di là del fatto che bisogna sempre tirare in ballo LEuropa (cit. Stefano Re) in ciò che si fa, non è pensabile che si possa sconfiggere la criminalità organizzata facendo lotta serrata all’uso del contante. Le grandi vie di riciclaggio prevedono infatti la collaborazione delle banche, che possono creare conti segreti offshore come nel caso dell’Ambrosiano oppure semplicemente non segnalare eventuali operazioni sospette. Secondo la legge, sono infatti le banche a dover fare i controlli e le segnalazioni all’UIF. L’UIF fa parte della Banca d’Italia che però è un ente privato per colpa delle conseguenze della sciagurata lettera di Andreatta a Ciampi (Bilderberg di Rockefeller) che ci ha tolto la sovranità monetaria lasciando la banca centrale in mano ai privati, che sono principalmente le banche stesse. In pratica, i controllori controllano loro stessi, ma nessuno mette in discussione la vicenda, poiché i banchieri perseguono finalità pubbliche e sono potentati finanziari impressionanti che piegano le Nazioni al proprio volere. Gli esperti (e anche chi fa le leggi) dovrebbero capire che la criminalità parte dalle logge massoniche, infatti guarda caso Giovanni Falcone colpì duramente la mafia dopo aver scoperchiato logge massoniche.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora