FORZA HORIZON 2

Il secondo episodio di Forza Horizon si presenta molto bene. Emergono infatti i fasti del primo gioco. Le gare di esibizione sono le più spettacolari e prevedono di affrontare aerei, elicotteri, jet, treni o addirittura le frecce tricolori. I tracciati ambientati fra Francia ed Italia (con scorci svizzeri) sono ben fatti, soprattutto le sezioni miste terra-asfalto in stile nostalgico Rally di Sanremo. Gli eventi principali del Festival Horizon sono quelli del tour, che si suddivide in eventi per principianti, intermedi e professionisti. A mano a mano che si ottengono vittorie si sblocca l’evento finale che regalerà al giocatore il titolo di campione. Purtroppo la trama del gioco è molto meno interessante del primo capitolo ed i filmati sono brevissimi. Anche in questa esperienza, il protagonista non spiccica parola e non ha carattere, gli unici che movimentano un po’ la giornata sono lo speaker radiofonico e Ben Miller, l’organizzatore degli eventi. Alla fine del gioco, Miller decide di salire sulla Lamborghini Aventador e di partecipare attivamente al Festival. Nella versione XBOX 360 apparirà però un certo Ben Green, pilota che vince gare con 15 secondi di scarto quando guida una velocissima Mclaren P1 ma che non riesce a gestire il vantaggio nelle altre occasioni. Green parte infatti dalla pole, mentre il nostro eroe inizia la gara dal fondo della griglia, come di consueto. Rispetto al primo capitolo, gli Stunt PR vengono definiti “sfide imperdibili”. Nel complesso, l’esperienza videoludica è emozionante, ma a lungo andare diventa ripetitiva, in quanto per dominare un evento occorre completarlo in 10 classi differenti. Passi fare la gara sponsorizzata con l’auto indicata dal gioco per ottenere premi migliori, ma 10 ripetizioni sono eccessive. Anziché organizzare 48 eventi x 10 = 480 avrebbero potuto organizzarne magari di meno (120) ma differenti tra di loro. Un gioco favoloso con alcune pecche che non consentono quindi di ottenere il voto che avrebbe meritato (10), calando ad un 8,5.

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