L’ATTENTATO ALL’OKTOBERFEST

Se per individuare i responsabili della #stragediBologna (massone #Gelli e Co.) ci sono voluti addirittura 40 anni, i tedeschi hanno fatto un buco nell’acqua, in merito alle indagini sull’attentato dell’ #Oktoberfest . Secondo la versione ufficiale, un lupo solitario (il geologo Koehler) avrebbe perso improvvisamente le staffe a causa di scarsi risultati scolastici e sarebbe all’improvviso andato in Svizzera ed in Francia a recuperare materiale bellico, incluse granate inesplose della #PrimaGuerraMondiale (battaglia di Verdun), per poi assemblare in Germania un ordigno rudimentale da 1,39 kg (1+3+9=13 =morte nei tarocchi Rider-Waite), piazzato nel cestino della carta ricco di viti durante l’Oktoberfest, che presenta un’attrazione chiamata ruota del diavolo. Il capro espiatorio sarebbe stato così ingenuo da saltare in aria lui stesso nell’eseguire l’attentato, ma incredibilmente i suoi documenti d’identità resistono al botto e sono intatti. Complessivamente, muoiono 13 persone. Come al solito, la versione ufficiale è ridicola. Nessuno nota che Koehler è una ditta produttrice di carta e che Johann Gottfried Koehler era un famoso astronomo che l’11/4/1779 aveva scoperto le galassie ellittiche M59 e M60, nelle vicinanze della stella Vindemiatrix, che secondo la mitologia greca sarebbe associata ad Ampelo, che morì cadendo da un toro o da una vite. La somma delle cifre della data della strage è 8(forza/giustizia nei tarocchi) e l’M59 è anche un tipo di maschera antigas utilizzata dall’esercito italiano e pure un tipo di veicolo militare utilizzato dagli americani. Se poi consideriamo il fatto che nel postumo film di Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna (con protagonista quel Johnny Depp che si sospetta essere invecchiato per assenza di #adrenocromo ) appare il pirata Koehler, trafitto da Norrington con la spada. La spada ci riporta a Gladio, l’organizzazione militare segreta della NATO e dei #servizisegreti alla base della strategia della tensione. I primi testimoni rivelano che attorno a Koehler c’erano altri personaggi e c’era una seconda valigetta (presumibilmente con esplosivo) e si capisce che la dinamica dell’esplosione non è ben chiara. Le prime piste investigative portano al gruppo sportivo neo-nazista di Karl-Heinz Hoffmann, i cui uomini della WSG erano legati a Koehler e sorvegliati a vista dagli agenti fino al giorno precedente la strage. Qualcuno rimasto ignoto aveva quindi dato l’ordine di abbandonare la sorveglianza e la cosa è sospetta, ma non ci sorprende, visto che la Gladio austriaca era chiamata OEWSGV e che Hoffman è il cognome di uno dei primi membri storici della Stay Behind tedesca. Il gruppo di scout (non quello di cui faceva parte il Bomba Renzi) della forza armata n. 7 viene chiuso per terrorismo. Vengono recuperati armamenti ottenuti dopo addestramento militare in Libano nei campi dell’OLP assieme alle BR, ma iniziano le stranezze. Alcuni testimoni chiave muoiono improvvisamente in circostanze sospette: Frank Lauterjung (jung=giovane) muore a 38 anni per una sincope, mentre il terrorista Heinz Lembke muore in carcere il giorno prima di testimoniare dinanzi al procuratore federale (somma delle cifre della data=22=perfezione rosacrociana). Lembke era legato alla Gladio ed aveva molto da raccontare, ma il caso viene archiviato come evidente suicidio. Nelle vicinanze della scena del crimine è stata trovata una mano che non si è saputa attribuire ad una persona specifica. La mano è clamorosamente sparita dall’istituto forense, fatto che si lega alla testimonianza di un’infermiera di Hannover che rivela di aver assistito un ferito che non voleva comunicare come avesse perso l’arto. La segretezza poteva solo essere dovuta al fatto che si trattasse di uno degli attentatori che non doveva essere identificato. A nessuno pare sospetta la presenza a Bologna dell’assemblatore di esplosivi tedesco Thomas Kram nei giorni della strage, un collegamento importante con quanto successo pochi giorni dopo a Monaco. Da considerare anche che un certo Andreas Kramer ha ammesso in tribunale che suo padre era un membro di Gladio coinvolto nel trasporto di esplosivo a Monaco e in Lussemburgo. Kramer non viene creduto, in quanto ritenuto colpevole di aver falsificato alcuni rapporti in passato. Si trattava invece di una verità scomoda per la piramide del potere e doveva quindi essere screditata a tutti i costi. Interessante anche la testimonianza di Hoffmann, che accusa il Mossad di aver orchestrato la strage per far ottenere nuovi rimborsi ai sionisti per i danni causati dai nazisti dopo pressione dei media ebraici. Anche lui non viene creduto, così come un altro estremista, accusato di aver confessato sotto l’effetto di alcolici. Un altro nazista (il 19enne Wagner) dà in escandescenza e sequestra i propri vicini di casa per poi suicidarsi dopo aver confessato la propria partecipazione all’attentato. Cose senza senso a meno che non si sia manipolati mediante MkUltra. Impossibile comunque che il Governo federale tedesco non sapesse nulla dell’imminente agguato militare. L’esecutivo era capeggiato infatti da Helmut Schmidt, amico del massone Kissinger, di Pierre Trudeau (membro dell’ordine della Rosa coinvolto nell’MkUltra assieme alla CIA ed al Pentagono) e di quel Giscard D’Estaing ritenuto protettore dei terroristi. Schmidt era membro dell’Aspen Institute (presente alla prima riunione italiana a Venezia nel 1984). Come confermato dal segretario generale della NATO nel 2015, Schmidt ha rafforzato l’alleanza transatlantica e ha creduto molto nel progetto europeo, fattori entrambi molto graditi dal comparto militare statunitense.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora