ISRAEL KEYES

Il #serialkiller #IsraelKeyes è nato da una famiglia mormone e poi è passato nell’esercito, dopo esser commesso uno stupro. Secondo i media di punta, si è macchiato di antisemitismo nella scuola Ark, fatto che però non trova riscontro nella realtà, in quanto si cercava soltanto di proteggere il sionismo e l’ordine della Rosa Rossa, entrambe alla base dei delitti. Keyes presenta personalità multiple (lui stesso riteneva di essere 2 persone differenti) ed è famoso per il rapimento e per l’assassinio della barista 18enne Samantha Tessla Koenig,l’unico ufficialmente avvenuto nella propria città di Anchorage il giorno con somma delle cifre pari a 8 che precede la tipica data rituale della festa della Candelora. Il nome della vittima e dell’assassino sono ricavati nella foto allegata, ricca di messaggi subliminali. Tutte le altre volte Keyes noleggiava un auto e percorreva molti km prima di nascondere kit da serial killer in determinate zone ed uccidere persone o rapinare banche. Il rapimento avviene presso la East Tudor Road, che rappresenta sia una marca di orologi che l’ex casata reale inglese dei Tudor che avevano come simbolo la rosa Tudor, ricavata dall’unione fra la rosa bianca di Lancaster e quella rossa di York. Koenig tradotto dal tedesco significa re, figura presente nei tarocchi, inoltre la vittima amava andare a pescare e, per la legge del contrappasso dantesca, il suo cadavere è stato occultato proprio in un lago. Nonostante sia inquadrato dalle telecamere, Keyes (che si è fatto incidere/tatuare delle croci rovesciate, dei pentacoli e simboli anarchici dai tempi dell’esercito e delle spedizioni in Egitto, nota terra esoterica) riesce inizialmente a farla franca grazie alla scarsa #qualità dei filmati e a depistaggi nelle indagini, concentrate sulla pista del narcotraffico. Keyes riesce pure a concedersi il lusso di una crociera, poi appicca un incendio ad Aledo in Texas, rapina una banca e si prende gioco degli inquirenti chiedendo l’accredito di $30000 sull’IBAN della carta prepagata cointestata alla vittima e al fidanzato, ma Keyes ha osato troppo ed è arrestato in data con somma delle cifre pari a 12 (l’impiccato nei tarocchi Rider-Waite) dopo essere stato fermato per eccesso di velocità e dopo aver ingenuamente utilizzato più volte la carta di credito della vittima. A lui vengono attribuiti 11 delitti, come gli 11 teschi (incisi col sangue di Keyes) e trovati sotto il suo letto in cella, assieme al pentacolo che richiama la Chiesa di Satana. Il 12° morto non poteva che essere lui, il guidatore della Chevrolet K2500 (2+5=7) sacrificato a 34 anni (3+4=7 rosacrociano) dall’organizzazione(in quanto ormai inutile) in un suicidio simulato. Keyes non avrebbe infatti avuto la forza per soffocarsi con un lenzuolo dopo essersi tagliato le vene e aver disegnato quanto sopra citato mentre si dissanguava, ma non potendo incolpare i palestinesi hanno optato per archiviare il tutto come suicidio. Keyes aveva una ditta di costruzioni (Keyes Construction, sita nella 12a strada di Anchorage) ed un rifugio lungo il fiume dell’aquila oltre che uno nei pressi di New York. Da segnalare anche che, nonostante i movimenti del killer siano tracciati, è difficile risalire all’identità di tutte le vittime, in quanto è un lavoro laborioso che richiede molte persone dedite solo a questo. Vittime attribuite a Keyes sono i coniugi Currier (raffigurati con un fiore rosa), residenti al civico n. 8 ed uccisi in data con somma delle cifre pari a 18, il grado della massoneria di cavaliere rosacroce. Le vittime non sono state scelte a caso come voleva farsi credere, infatti sono state scelte persone con cognome francese per anticipare l’arrivo del massone Draghi alla BCE al posto del massone Trichet, 2 giorni prima del G20 che si teneva in Francia, inoltre il giglio Tudor rappresenta le pretese verso il trono di Francia, che l’anno successivo ha visto Hollande prendere il potere al posto di Sarkozy. Anche un’altra vittima (ritenuta Debra J. Feldman) viene uccisa la stessa settimana in cui è avvenuto il terremoto dell’Aquila qui in Italia. Keyes parla di una bottiglia d’acqua e dell’occultamento del corpo presso Tupper Lake, dimostrando dedizione al killer dello Zodiaco (amante degli orologi Zodiac e fatalità pure il sindaco di Anchorage era il figlio dell’ex sindaco Sullivan, portando quindi il cognome dell’autore di Mikado tanto caro a Zodiac) oltre che a quella dichiarata per Ted Bundy, noto sicario che portava il cognome di una delle più potenti famiglie degli Illuminati. Keyes in una lettera parla di Tudor e deserto e guarda caso nei documenti ufficiali dell’FBI anche prima della cattura di Keyes compare spesso una X, lettera che identifica la Nissan XTerra offroad di Keyes e della fidanzata. Avendo anche lavorato per anni presso gli indigeni, Keyes è stato sospettato dal delitto di Ida Alice Looney, il cui cadavere è stato trovato sotto un albero in quel di Satus Creek lungo la strada n. 22. Keyes amava disegnare il drago (dell’acqua) e le rose, inoltre scrive “Corozal”, che fa riferimento alle rovine di Santa Rita, che si festeggia il 22/5. Keyes aveva inoltre prenotato un albergo ad Aspen ed uno nel Talbot (Edward Kelley, noto membro della Golden Dawn) Arm Motel nel 2007.Gli 8 anni di indagine sono stati ottimamente riassunti dall’agente dell’FBI Jolene Goeden, ma ora apro una nuova pista clamorosa. Ritengo che il primo approccio criminoso di Keyes non sia stato lo stupro nell’Oregon del ’97, ma che fosse coinvolto nella morte della 12enne di Colville (Washington) Julie Harris. In evidenza la somma delle cifre della data (31=13 con cifre invertite), luogo del misfatto in vicinanza di fiumi e lago Roosevelt (da Rosenvelt=colline di rosa) con numerose iniziali rosacrociane CR. All’epoca Keyes lavorava per Kelly Harris nel medesimo comune. L’ossessione per l’acqua sarebbe anche nata grazie al libro “Mr. Murder” di Dean Koontz, in cui si parla di assassini creati dopo 7 rosacrociani anni da 2 programmatori che mettevano a punto dei cloni identici agli umani, in particolare al Sig. Stillwater (termine che tradotto significa “ancora acqua”). Le personalità multiple rivelerebbero l’esistenza di una maschera. E guarda caso una maschera gialla e nera (in alcune varianti col colore massonico gialloblu) tale e quale a quella raffigurata sul fumetto della Marvel “il ritorno di Wolverine”viene ritrovata vicino al cadavere di Troy Dean Carney nell’Oregon. A livello mitologico, l’Odissea narra inizialmente del viaggio di Ulisse dopo la caduta di Troy. Ulisse era anche il nome in codice del killer dello Zodiaco legatissimo all’acqua, il che ci riporta al comparto militare del Pentagono e alla Delta Force coinvolta nei delitti del killer costaricano El Psicopata, il cui modus operandi è stato replicato nel delitto del 2006 di Mary Cooper e Susanna Stodden nel sentiero del pinnacolo del lago. La morte di Troy è collegata a quella di Dave Lewis (ricorda il cognome del rosacroce Spencer Lewis) e ad altri 2 incendi avvenuti in quei giorni. Keyes non era solito uccidere uomini, ma era bravissimo ad applicare incendi, il che rivelerebbe l’esistenza di un complice. Lewis lavorava presso il resort lago Hyatt Israel prediligeva infatti vittime dal cognome prevalentemente germanico e ciò si può ricondurre alla misteriosa scomparsa di Kellisue Ackernecht avvenuta a Johnstown in Pennsylvania in data con somma delle cifre pari a 22=perfezione rosacrociana. Johnstown è la città di John (che richiama S. Giovanni, il santo della massoneria) fondata da immigrati svizzero-tedeschi. Il corpo della vittima non viene ritrovato, ma la sua Saturn del ’98 viene data alle fiamme. Il culto di Saturno ci riporta a fratellanze come quella degli Illuminati. Secondo le dichiarazioni di Clay Starbuck, ex marito di una delle vittime (Chanin Starbuck), la donna era legata alla comunità dei Mormoni e frequentava uomini conosciuti su internet, fra cui un ex membro del Governo Clinton. Fra i cognomi citati appare Williams, stesso cognome di Danny Lee, ossia colui che sostiene di essere figlio dell’ex Presidente americano. Il Williams in questione è però un altro: Daryl, un afroamericano che aveva messo incinta Chanin. Secondo il motore di ricerca Google, il nome Chanin deriva dalla parola “fiume”, ma anche da Hanna nel linguaggio ebraico. Sia Clay che la moglie Chanin erano legati all’Alaska e, da quanto trapela, sembra fossero stati i vicini di casa di Israel in una circostanza, inoltre il delitto è avvenuto in data con somma delle cifre pari a 8 a Deer Park, dove è stato seppellito Keyes al cimitero Williams. Il modus operandi richiama il delitto a sfondo sessuale in stile Ted Bundy, ma l’alibi di Israel sembra di ferro, in quanto le sue transazioni con la carta di credito lo piazzano in Alaska. Nulla vieta che lui possa aver prestato la carta alla fidanzata per rendersi insospettabile ed aver utilizzato barche (fino a Seattle) e taxi per arrivare sulla scena del crimine. Al primo processo viene confermato che, sebbene sul corpo della vittima ci siano diversi (3) DNA ma non quello del marito, l’assassino potenziale era proprio Clay, in realtà innocente. Si parla di contaminazione delle prove, ma seguendo la pista delle storie d’amore online si arriva a John Robert Charlton (con marchio rosacrociano RC), l’assassino di Seattle che ha ucciso l’infermiera Ingrid Lyne,per poi sezionarne il corpo.Attualmente il produttore cinematografico Adrian Lyne sta lavorando al film “acqua profonda” prendendo spunto dal thriller psicologico del ’57. Un’altra vittima dell’organizzazione è Lauren Spierer, scomparsa in data con somma delle cifre pari a 13. Lauren amava piantare alberi in Israele e viene punita dalla legge del contrappasso. L’ultimo a vederla viva è Jay Rosenbaum (=albero di rose) alle ore =4:30 (4+3=7) nei pressi dell’11a strada. Israel era in zona quel giorno ed i 2 non avrebbero avuto difficoltà ad approfittare del pessimo stato della ragazza (qualcuno le aveva messo droga nel bicchiere di alcol) e a far sparire il corpo gettandolo in acqua. Uno spacciatore dal carcere testimonia infatti che il corpo è finito nel fiume, ma non va oltre, forse per paura di ritorsioni. Non potendo incolpare il fidanzato Wolff, le indagini si concentrano su un tizio col furgone bianco cassonato (vi ricorda nulla?), che nulla c’entrava con questa storia, anche se era un killer appena uscito di prigione. Il locale dove si era recata Lauren era il Kilroy (kill=uccidere), una cui frequentatrice (Hannah Wilson) è stata uccisa a 22 anni lungo la strada “torrente” vicino al lago Limone. L’assassino (Daniel Messel) è stato talmente ingenuo (o meglio manipolato da MkUltra) da lasciare il proprio cellulare di fianco al cadavere, in modo da farsi catturare prontamente e poter confessare il delitto. Tornando a Keyes, do per certo il suo coinvolgimento nella strana morte di Heidi Anderson avvenuta il 2/8/2008 (data rituale scritta secondo lo stile americano) a Portland (città delle rose) nei giorni in cui Keyes aveva noleggiato una Ford Focus a Seattle percorrendo 1152 miglia. Le 2 città distano 280 km circa e i riferimenti all’acqua emergono anche qui. L’avvocato difensore di Keyes era Rich Curtner (RC), già in precedenza schieratosi a sostegno del serial killer Joshua Wade, raffigurato con volto pitturato con tanto di pentacolo che richiama la setta del Tempio di Set. Wade ha confessato diversi omicidi (incluso quello di Delia Brown per cui è stato parzialmente assolto per insufficienza di prove nonostante fosse presente sulla scena del crimine), in particolare quello di Mindy Schloss, in cui è quasi sicura la cooperazione di Keyes, che era in zona. Wade ha infatti utilizzato la carta di credito della vittima in stile Keyes e ha lasciato tracce sull’auto della vittima, ma non sul cadavere. Fa strano anche il fatto che abbia percorso 50 km per occultare il corpo per poi tornare indietro e abbandonare l’auto nella città di partenza nella strada “aeroporto”, luogo chiave per Keyes. Per concludere, escludendo Michael Aquino dai sospettati per i delitti successivi al 2000 in quanto filo-nazista, si segue la pista newyorkese (la Grande Mela, visto che si parlava di alberi) per arrivare ai mandanti cercando sionisti che odiano i tedeschi. Si giunge quindi all’asse Lega Antidiffamazione-Congresso Americano Ebraico (oggi presieduto da Jack Rosen, che ha invitato il Giglio magico Renzi in passato ad una conferenza). Rosen è legato a Wolfowitz (direttamente coinvolto nell’undici settembre) e ha difeso in un tweet Soros e Rothschild opponendosi a Qanon. La A della ADL ricorda in parte quella incisa sul corpo di Israel e guarda caso l’ente è diretto da una che di cognome fa Epstein.

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