RICHARD RAMIREZ

Lo stalker notturno #RichardRamirez era un #serialkiller statunitense entrato in scena per dare continuità alla striscia di omicidi del #mostrodiFirenze e per anticipare l’avvento del killer ispanico #ElPsicopata . In evidenza il marchio rosacrociano RR e la sorella di nome Rosa Flores, che ricorda nuper rosarum flores, fiori di rosa, mottetto composto da Dufay per essere cantato durante la cerimonia per la consacrazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze.Ramirez era infatti di origini ispaniche, amava accanirsi contro le coppiette (come i casi sopra citati) ed adorava la pittura (presumibilmente in #stile Salvador Dalì, rosacroce nato a Figueres, città ma anche cognome degli allora Governatori del Costa Rica legati al comparto militare statunitense, così come il cugino di Richard stesso, reduce dalla guerra in Vietnam). Il soprannome di Ramirez deriva dalla canzone “predatore notturno” degli AC/DC che era la canzone preferita del killer (tratta dall’album “autostrada per l’inferno), il quale amava accanirsi contro i cinesi (anche se trasferiti nella città californiana di Rosemead) ed i vietnamiti ed era inspiegabilmente libero nonostante avesse precedenti per furto e per stupro. Tutti gli eventi cinesi del 1985 non sono stati resi noti dal regime comunista o sono stati cancellati dal web, in quanto evidentemente potevano contenere alcune motivazioni dei delitti. In carcere Ramirez ha letto i libri del fondatore della Chiesa di Satana LaVey, da cui ha tratto ispirazione per i delitti. Ufficialmente Ramirez non si è mai unito alla setta, ma è evidente che non sono cose da gradire ai 4 venti (rif. al percorso ciclistico collegato al passo di Dante) e che godeva in parte della protezione ricevuta dalle sette esoteriche. Il giorno della sentenza una giurista (Phyllis Singletary) è stata assassinata al civico con somma delle cifre pari a 7, in una vicenda archiviata come omicidio-suicidio attribuito al compagno James Cecil Melton, ex membro dell’aeronautica suicidatosi il giorno dopo al civico con somma delle cifre pari a 11.Ramirez era stato catturato solamente grazie alla folla (fra cui in evidenza Manuel De La Torre; torre=carta n. 16 dei tarocchi) che ha impedito il suo ultimo tentativo di furto d’auto dopo la diffusione del suo identikit ed in seguito è riuscito a scampare in più di un’occasione alla camera a gas e pure a sposarsi con una delle proprie numerose ammiratrici. Come si possa ammirare un uomo del genere (drogato, ladro, stupratore, assassino, satanista) non si sa. Si parla anche di festini satanici organizzati sulle colline di Los Angeles, ma qualche corrotto ai piani alti ha depistato/bloccato le indagini sul Bohemian Grove, nonostante molti inquirenti avessero eseguito un buon lavoro nel documentare la vicenda ed intendessero battere più da vicino la pista satanica. Sporadicamente, Ramirez voleva che le donne incitassero Satana per non essere uccise e pernottava in diversi alberghi come il Cecil Hotel (stanza n. 700), probabilmente sotto falsa identità. Ramirez colpiva principalmente in date con somma delle cifre pari all’età di una delle vittime oppure con numeri chiave nel credo delle organizzazioni Crowleyane (es. 7; 8; 11; 39), ma anche 37, in riferimento all’angelo Haniel, associato al pianeta Venere ed alla settima sephirot (Netzach) della cabala ebraica. Haniel è uno dei 7 arcangeli, i quali figurano nel pentagramma di Salomone, nel cui tempio le colonne si chiamano Booz (Allen Hamilton) e Jachim. E proprio un pentagramma (pentacolo rovesciato o meno) viene inciso da Ramirez su una delle vittime e nel Bristol Hotel sito al civico 56 della strada “massone”. Si tratta dello stesso simbolo che si è fatto incidere Ramirez in carcere, per firmare i delitti. Ramirez incideva anche lettere T, che fanno riferimento alla lettera tau dell’alfabeto ebraico, la 22a, che richiama la croce. La pistola utilizzata dal mostro di Firenze era proprio una Beretta calibro 22 ed anche Ramirez era un esperto utilizzatore di armi (incluso il massonico martello), il che indica addestramento militare o nei campi di addestramento di abili assassini gestiti da filiazioni dei Rosacroce. Anche Ramirez usava una calibro 22 proprio nel periodo di quiete del mostro, il che fa pensare che l’arma che scotta sia la stessa, poi riportata in Italia dal militare “Zodiac” Bevilacqua per l’omicidio della coppia di francesi. La calibro 22 di Ramirez non è infatti mai stata trovata e Zodiac era infatti solito andare avanti e indietro fra Italia e California e guarda caso Ramirez ha cambiato arma nel finale, scegliendo una calibro 25. Dubito comunque che Ramirez abbia sempre agito da solo, in quanto l’asportazione degli occhi di una delle vittime era una pratica laboriosa e complessa per lui, probabile quindi che un medico lo abbia aiutato almeno in quell’occasione. L’occhio può fare riferimento ad un quadro di Dalì del 1945. Da segnalare anche che la vittima uccisa dal figlio di Mercedes (ossia Ramirez, che si ispirava a Jack lo squartatore) nell’agguato a Merced Lake (lago) si chiamava Peter Pan , come il personaggio della serie animata che sarebbe stata girata verso la fine degli anni ’80. In Peter Pan l’episodio n. 30 della 1a stagione è intitolato “il mostro del lago”.Merced Lake è nelle vicinanze di Daly City, segno che il mandante dei delitti è molto vicino al pittore Dalì ed include anche il Pentagono, il che spiega l’ossessione del killer per i 5 lati. Un ex militare di spicco è proprio il californiano Michael Aquino, fondatore californiano della setta satanica Tempio di Set nel 1975 che ha come simbolo il pentacolo. Aquino si è affiliato in precedenza alla Chiesa di Satana nel ’69 ed è quindi il principale mandante degli omicidi. Altre tragedie sono avvenute nella zona di Eagle (acquila massonica) Rock o di Arcadia, noto nome di una società segreta massonica. Inoltre, una delle vittime sopravvissute è Florence (Firenze) Lang, in cui compare addirittura un identikit di un complice caucasico nei registri di polizia, da ritenersi non corretto, in quanto molto somigliante a Diego Fusaro che all’epoca aveva soli 2 anni e quindi non poteva essere colpevole. In pratica, sarebbe un identikit di Ramirez stesso fatto abbastanza male. Da segnalare anche il furto di una Toyota Corolla (corona, prima sephirot della cabala) arancione da parte di Ramirez, che si è fatto notare a causa del colore dell’auto. L’avvocato di Ramirez era Manuel Barraza, successivamente condannato nel 2019 per frode e falsa testimonianza, oltre che per aver chiesto prestazioni sessuali in cambio di favoreggiamenti nei processi. Un dipinto di Sam Hane su Ramirez rende bene l’idea su chi abbiamo a che fare, racchiudendo occhi, pentacolo e rosa. A cosa sono serviti i delitti? A depopolare il mondo, ad aumentare la vendita di armi e ad incrementare la potenza dei Guardian Angels, un’organizzazione privata che aveva come leader Danny Lewis e come fondatore Curtis Sliwa e che si occupa di sicurezza del territorio, ma che presenta un triangolo degli Illuminati nel proprio simbolo, quindi sono falsi come una banconota da 3 euro. Da notare che questi personaggi sono operativi anche qui in Veneto, a Padova. Il giorno dopo il ritrovamento della Toyota Corolla arancione rubata da #RichardRamirez , è avvenuto il delitto rituale di #CindyMonnier ad Orange (arancione), sempre in #California . La somma delle cifre della data è 6, la carta degli amanti nei tarocchi Rider-Waite raffigurante la donna nuda. Cindy viene ritrovata completamente nuda, stramazzata a terra nel giardino dopo aver tentato invano di chiedere aiuto ai vicini. Cindy è stata precedentemente accoltellata direttamente al cuore nel proprio letto di fiori. La vitima è stata scelta in base a criteri esoterici, in quanto Le Monnier è una casa editrice fondata a Firenze da Felice Le Monnier nel 1840. Ecco quindi un altro richiamo alla potente struttura esoterica rosacrociana/satanica che ha ideato i delitti del mostro. Viene incriminato per l’omicidio David Alan Yorba, un ladruncolo che 2 settimane prima era intrato in diverse abitazioni della zona, inclusa quella della vittima. Yorba aveva all’epoca solo 17 anni e non aveva alcun movente per l’omicidio, ma ha confessato i furti. Oltretutto, la dinamica dell’omicidio ipotizzata dagli inquirenti è da film di fantascienza. Yorba infatti non sarebbe stato certo così stupido da entrare di nuovo in un’abitazione da poco svaligiata per poi uscire a mani vuote uccidendo la padrona di casa. Segnalo anche che la Monnier aveva sporto denuncia dopo l’intrusione di 2 settimane prima, ma il poliziotto che si è incaricato dell’indagine non ha preso le impronte digitali sulla scena del crimine, ritenendola una messinscena a causa della presunta finestra lasciata aperta. Nel processo in cui viene condannato Yorba (1989) emerge che le sue impronte digitali sono state ritrovate soltanto su 2 finestre, inoltre il suo DNA insanguinato è compatibile con quello del killer ma i capelli no.  In pratica, volgiono farci credere che Yorba sia entrato in casa munito di parrucca passando per la finestra dopo averla distrutta a mani nude, poi abbia estratto il coltello e colpito la vittima, per poi far sparire i pantaloni insanguinati con un numero da Houdini e fuggire in mutande senza essere visto da nessuno se non dal fidanzato della sorella una volta rincasato. Yorba ha contestato anche l’esame del DNA, che si basa su delle tecniche accurate di laboratorio, ma anche su una statistica matematica, che lo ha incastrato. In pratica, il campione è prevalentemente compatibile ma non al 100%, però sulla base delle statistiche prese da vari campioni lo si inchioda a prescindere. Nulla di più sbagliato, in quanto nel medesimo processo è emerso che in un altro caso reale risolto in base a prove concrete c’era sulla carta una probabilità su 12 milioni che un soggetto uccidesse un altro soggetto in quella data con quell’auto, eppure quella probabilità si è verificata, in quanto i fatti lo hanno accertato. Pertanto, condannare un soggetto per una previsione matematica è pura follia. Da segnalare anche che il poliziotto che ha preso in carico l’indagine è lo stesso che non ha fatto i rilievi delle impronte digitali in precedenza, quindi poteva facilmente preparare ed eseguire con calma il delitto, incastrando così Yorba, che avrebbe dovuto essere incriminato per furto ma non per omicidio. Nei verbali in tribunale non figura il nome di tale poliziotto, ma nel primo report uscito sui media si fa il nome di un certo tenente Dean Richards, che rappresenta l’indiziato perfetto per sostituire Richard Ramirez nei delitti. Ramirez è stato infatti catturato 2 giorni dopo. Ad ogni modo, solo il poliziotto poteva sapere che Yorba durante l’effrazione aveva inciso un cerchio nel materasso del letto della Monnier tramite un coltello, da cui trae origine la scelta dell’assassino di utilizzare un coltello per compiere il delitto sulla carta perfetto ai danni della vittima con cognome francese. Inoltre, la finestra grondante di acqua è un richiamo al killer dello Zodiaco Giuseppe Joe Bevilacqua, che pochi giorni dopo avrebbe commesso il delitto della coppia francese attribuito al mostro di Firenze, incastrando poi Pacciani al processo testimoniando contro il contadino.

Lascia un commento

Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia ora